IL MIRACOLO DELLE CASTAGNE


Per la festa di Ognissanti in Piemonte, decenni fa, le famiglie festeggiavano con caldarroste e vino nuovo. Una tradizione che voleva sempre rispettare anche san Giovanni Bosco. Nel 1849, quando il suo Oratorio era nuovo nuovo, don Bosco – racconta il Bollettino Salesiano - portò tutti i giovani interni ed esterni dell'Oratorio al cimitero a pregare per i defunti.
«Al ritorno, castagne per tutti!» aveva promesso don Bosco. Mamma Margherita ne aveva comprati tre sacchi, ma pensando che il figlio ne volesse solo una manciata per divertire i giovani, ne aveva messe a bollire solo poche.
I ragazzi si stavano già accalcando alla porta della Chiesa di S. Francesco. Don Bosco si mise alla soglia per fare la distribuzione. Buzzetti versò la pentola dentro un cestello e lo teneva fra le sue braccia. Don Bosco credendo che sua madre avesse fatto cuocere tutte le castagne comprate, riempiva il berretto che ogni giovane gli sporgeva. Buzzetti, vedendo che ne dava troppe a ciascuno, gridò: «Don Bosco, se continua così, non ce n'è neanche per metà!».
«Ma va» rispose don Bosco «ne abbiamo comprati tre sacchi». Tuttavia don Bosco, rincrescendogli diminuire le porzioni, gli disse tranquillamente: «Continuiamo fin che ce ne sarà». E continuava come prima. Finché nel canestro non vi fu più altro che la porzione per due o tre. Solo una terza parte dei giovani aveva ricevute le sue castagne, ed erano almeno 600. Don Bosco non si preoccupò e riprese la distribuzione. Don Bosco calava il mestolo nel canestro e lo ritraeva traboccante; mentre la quantità che rimaneva nel cesto sembrava non diminuisse. Ne ebbero tutti a sazietà. Quando Buzzetti portò il canestro in cucina vide che dentro c'era ancora una porzione, quella di don Bosco. La Chiesa celebra il santo dei giovani il 31 gennaio.
Da allora nacque la ‘castagnata’ e in tutti gli oratori salesiani, ancora oggi, la sera di Ognissanti si distribuiscono le castagne.

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