IL PATRONO DEI CUOCHI

 La Chiesa il 4 giugno ricorda San Francesco Caracciolo. Nato a Villa Santa Maria
in Abruzzo nel 1563, l’anno in cui si chiude il Concilio di Trento, discende da una famiglia di principi. Ma come San Francesco d’Assisi, si spoglia delle ricchezze terrene per mettersi al servizio di Dio e dei poveri. All’età di venti anni – riferisce Radio Vaticana - contrae una grave malattia contagiosa. Decide di farsi isolare in un sottoscala del palazzo di famiglia. In questo contesto di isolamento matura la sua conversione e dopo la guarigione lascia il piccolo borgo paterno per recarsi a Napoli. Inizia a prestare servizio presso la Compagnia dei Bianchi di Giustizia a favore di poveri, malati e condannati a morte. Qui incontra casualmente il ricco e nobile genovese Agostino Adorno che lo coinvolge, insieme con il consanguineo Fabrizio Caracciolo, a creare un nuovo ordine religioso: i Chierici Regolari Minori. Muore il 4 giugno 1608 ad Agnone, sulla via del ritorno a Napoli da un pellegrinaggio a Loreto. nel 1807 e proclamato nel 1840 compatrono di Napoli.  Canonizzato da Papa Pio VII nel 1807
nel 1840 viene proclamato compatrono di Napoli.

In seguito alla richiesta della Federazione italiana cuochi, per la grande venerazione da parte dei cuochi di Villa Santa Maria le cui origini sono legate alla famiglia Caracciolo, la Santa Sede nel 1996 dichiara San Francesco Caracciolo Santo patrono dei cuochi.

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