
Ma chi era il credenziere? Nel volume si racconta il suo ruolo strategico nel banchetto barocco, parlando proprio della figura di Girolamo Mei, che, per esprimere la magnificenza di papi e principi, allestiva con argenterie pregiate e cristallerie decorate in oro credenze montate a mille piani. Il manoscritto rivela i segreti per creare ‘sculture’ di marzapane, addirittura di insalata e persino di ghiaccio e di zucchero. Capolavori belli ed effimeri talvolta disegnati anche da grandi artisti come Gian Lorenzo Bernini e Pietro da Cortona. Sfogliando le pagine del libro, si scoprono i dolci preparati all'epoca dal credenziere, come lo sciroppo di viole, le ciambellette di pistacchi, la conserva di fiori di lavanda e i biscottini speziati.
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