Le nuove guardie svizzere presteranno
giuramento il 6 maggio: la mano sinistra sulla bandiera e la destra alzata con le tre dita aperte a simboleggiare la Trinità. La data ricorda l'eroica morte dei 147 soldati elvetici
caduti in difesa del Sommo Pontefice nel Sacco di Roma (1527). Cantone ospite
sarà quest'anno quello di Glarona. Una delle 23 reclute giurerà in lingua
italiana.
Il 'dulce de leche', la crema di latte e zucchero
inventata un secolo fa in Argentina, sembra per l'errore di una domestica che
dimenticò sul fuoco il pentolino con il latte zuccherato, da un po’ di tempo è sbarcato
anche a Santa Marta. Si dice che sia uno dei dolci preferiti da Papa Francesco
e, assieme al mate, forse è uno dei sapori che lo riportano a casa. Ma come si
prepara? Come dosare gli ingredienti giusti? E' stata appunto una giovane guardia svizzera, David
Geisser, cuoco professionista, a mettere nero su bianco le ricette più amate in
Vaticano.
Il 6 maggio dell'anno 1527 Roma fu dunque attaccata dai Lanzichenecchi
dell'imperatore Carlo V nel cosiddetto "Sacco di
Roma". Durante questa invasione, gli svizzeri non avevano alcuna
possibilità di avere la meglio, ma cercarono ugualmente di resistere
all'assalto. Delle 189 Guardie Svizzere Pontificie sono sopravvissute solo
in 42. Queste, all'ultimo momento, riuscirono a portare il pontefice
Clemente VII a Castel Sant'Angelo attraverso un passaggio segreto
("Passetto") salvandogli la vita. Ancora oggi, in ricordo di
quest'evento storico, il giuramento annuale delle nuove reclute si svolge il 6
maggio.
Ma tra le guardie c’è anche uno chef che in un libro ha
rivelato i segreti della tavola del piccolo Stato. A partire dai piatti preferiti di Papa Francesco.

“Buon appetito” è il titolo del libro, che però non vuole
essere solo uno dei tanti ricettari ma anche un modo per far ‘entrare’ la gente
nelle mura leonine, partendo dai piaceri della tavola, che in fondo accomunano
gli uomini di ogni latitudine. E allora nel libro realizzato dalla guardia
pontificia svizzera c'è addirittura un menù completo dedicato a Bergoglio. Prima
del dolce, si possono preparare le ‘empanadas’ ai peperoni e la ‘colita de
cuadril’. E si potrà così immaginare di essere a tavola col Papa.
C'è anche un menù bavarese (con i wurstel alla
Ratisbona), dedicato al Papa emerito, Benedetto XVI, e uno polacco per ricordare Wojtyla. Sulla
tavola di San Giovanni Paolo II, la guardia svizzera immagina un bel piatto di
'pierogi', i ravioli polacchi ai quali Cracovia dedica addirittura un festival.
E proprio anche i menù a base di tortellini, ricordano le cronache dell'epoca,
lo aiutarono nel maggio del 1981 a recuperare dopo il terribile attentato del
13 di quel mese.
Nel libro ci sono poi le ricette preferite del Segretario
di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, del prefetto della Casa
Pontificia, monsignor George Gaenswein, e del cardinale svizzero Kurt Koch.
Gnocchi per il Segretario di Stato ma rigorosamente ‘al Vaticano’. Saltimbocca
alla romana per il segretario di Ratzinger mentre il porporato svizzero opta
per una semplice ‘wiener schnitzel’, quella che nei menù italiani è segnata
come cotoletta alla milanese.
In "Buon appetito" ci sono anche i sapori che
ricordano i santi patroni delle guardie svizzere e le preghiere che i soldati
del Papa recitano prima di mangiare.
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