Sono decine nel
centro antico di Napoli i 'panari' solidali che da giorni, tra chi può dare e
chi ha bisogno di prendere, sono divenuti una rete di distribuzione di generi
di prima necessità per i più bisognosi. Il virus della solidarietà si diffonde
in città e 'Napul'è mille panar', prendendo in prestito parole della
celeberrima canzone di Pino Daniele. Al primo 'Panaro (cesto) solidale', appeso
ad un balcone di via Santa Chiara, iniziativa pubblicata sui media
internazionali che ha avuto l'apprezzamento anche di star mondiali come
Madonna, ne sono seguiti molti altri. "E' un virus benefico che ha
infettato tutti": a spiegare il fenomeno in questi termini è Angelo
'Capitano' Picone artista di strada autore dell'iniziativa con la moglie Pina
'Perzechella' Andelora, animatrice di teatro e di un laboratorio dell'arte del
Cioccolato. Nella loro casa, nel palazzetto che si affaccia sul famoso
monastero, preparano pasti caldi e confezionano alimenti da distribuire. “Non
potendo ricevere persone - ricorda Pina all’ANSA - abbiamo utilizzato il panaro
per calare dal balcone un pasto ad un nostro collega che di solito ospitavamo a
casa”. “Quel gesto ci era familiare - spiega Angelo - più o meno lo stesso che facciamo noi artisti
di strada quando a fine esibizione mettiamo il cappello a terra per raccogliere
le offerte di chi ha assistito allo spettacolo”. Ed allora sono partiti prima
calando solo il panaro per offrire aiuto poi aggiungendone un altro con su
scritta la frase di San Giuseppe Moscati
"Chi ha, metta. Chi non ha, prenda". "Negli ultimi
giorni - racconta Angelo - eravamo
costretti a razionare i viveri. Avevo notato che erano calate le donazioni poi,
affacciandomi al balconcino di casa, ho visto gli altri panari. Mi si è
allargato il cuore e la cosa, mi hanno detto, sta accadendo anche in altri
quartieri. 'Napul'è mille panar'”.
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