Secondo la tradizione i brezel sarebbero la più antica
"merenda" del mondo.
Le origini di questo cibo risalirebbero infatti
al 610 d.C., nei monasteri del sud della Francia e del nord Italia. I monaci, a
quanto pare, si ispirarono alle braccia intrecciate dei bambini in preghiera
per la forma di questo pane che veniva dato loro come ricompensa per aver imparato
a memoria versi e preghiere della Bibbia. Inoltre i buchi formati
dall'intreccio di pasta sono tre; un numero che richiama la Santa Trinità. A
confermare questa ipotesi è il nome stesso di questo pane. Esso deriva,
infatti, dal latino pretiola, ricompensa.
Intorno al 1620, secondo la leggenda, i brezel arrivarono negli Stati Uniti a
bordo della Mayflower, la nave con la quale i padri pellegrini diedero inizio
alla colonizzazione dell’America. In Pennsylvania, dove inizialmente si
diffusero, sembra sia nata la variante dura che ancora oggi conosciamo. Si
narra che un apprendista fornaio si addormentò durante la cottura dei brezel e,
svegliatosi con la convinzione che il pane non fosse ancora pronto a causa
dello spegnimento del fuoco, diede loro una seconda cottura, indurendoli. Il
titolare del forno andò su tutte le furie salvo ricredersi dopo aver assaggiato
l’involontario ottimo risultato. I brezel, infatti, si presentavano ottimi sia
di consistenza che di sapore, conservandosi meglio di quelli morbidi. I brezel,
da allora, rappresentano una specialità della Pennsylvania dove nel 1861, a
Lititz, venne fondata la prima attività commerciale per la produzione di questo
pane.
In Europa i brezel divennero cibo pasquale in Germania nel 1450 e vennero addirittura ritratti in un libro di preghiere già nel 1190.
In Europa i brezel divennero cibo pasquale in Germania nel 1450 e vennero addirittura ritratti in un libro di preghiere già nel 1190.
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