La Comunità di Sant'Egidio si sta preparando
al Pranzo di Natale, che vedrà intorno alla tavola "anziani soli,
impoveriti dalla crisi, famiglie in difficoltà, italiani insieme a stranieri,
ormai 'nuovi europei'". "Quella del Pranzo di Natale con i poveri è
una tradizione - ricorda Sant'Egidio - nata più di trent'anni fa, nella chiesa
di Santa Maria in Trastevere a Roma. All'inizio era una tavolata con un piccolo
gruppo di persone, che poi di anno in anno si è allargata sempre di più, tanto
da raggiungere 73 Paesi del mondo, ovunque sia presente la Comunità di
Sant'Egidio. Lo scorso anno al Pranzo di Natale, solo in Italia, hanno mangiato
poco più di 50.000 persone, in tutto il mondo quasi 200.000". La Comunità
invita dunque a visitare il sito "natale.santegidio.org" dove è
possibile vedere in quale forma poter collaborare alla realizzazione di questa
opera di solidarietà. Il pranzo dello scorso anno raccontato su questo blog: MERCY CHRISTMAS. Il pranzo di Natale
organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio per me ha il volto di Alfiero
Ronsisvalle, un nostro ex vicino di casa scomparso tre anni fa. Tutti gli anni
in questi giorni immancabilmente bussava alla nostra porta per chiedere
qualcosa per il pranzo di Natale per i poveri. E noi chiedevamo che cosa fosse
più utile. “Cioccolatini”, rispondeva lui. Meglio se sfusi e non in eleganti
scatole. E noi gli davamo una mano immaginando lui che il 25 dicembre si aggirava
tra i tavoli a Santa Maria in Trastevere a Roma per riempire le mani e le
tasche dei bambini anche con i nostri dolcetti. Persone così, con una manciata
di cioccolatini, sono quelle che fanno la differenza nel mondo.
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