Aiutò la
Chiesa a gestire le aspre divisioni del suo tempo: San Pier Damiani (Ravenna
1007 – Faenza 1072) fu un eremita e cardinale molto ascoltato dai Papi del suo
tempo. Tra gli
episodi della sua vita si narra della visita all’Abbazia di Cluny, in Francia,
uno dei più importanti monasteri dell’epoca. Stando a quanto riferito dai Miracula
Hugonis, Pier Damiani durante il suo soggiorno presso l’abbazia in Borgogna,
tra il 1063 e il 1064, si stupì del fatto che quei monaci, nonostante
incarnassero per tanti aspetti un modello impareggiabile di virtù, non si
mostrassero abbastanza rigorosi nelle rinunce alimentari. Consigliò quindi
all’abate Ugo di fare in modo che digiunassero per almeno due giorni alla
settimana. Pier Damiani d’altronde non era nuovo a queste scelte ascetiche: si narra anche che nel suo monastero di Avellana avesse dotato le celle
dei monaci di una bilancia sulla quale pesare il pane per non esagerare.Ma nel
caso dei monaci di Cluny trovò la resistenza dell’abate Ugo che, con
discrezione, fece notare a Pier Damiani che quella ‘dieta’ sarebbe stata troppo
dura, e di fatto non utile, per i suoi confratelli che svolgevano nell’abbazia
anche lavori pesanti. Nel documento si riferisce che l’abate Ugo usò, per argomentare la sua tesi, una
metafora alimentare: “Fino a quando non avrete avuto modo
di assaggiare la pietanza, non vi sarà possibile sapere di quanto sale essa
abbisogni”. (Foto Ger)
Commenti
Posta un commento