La festa di San Giovanni, il 24 giugno,
riprende tradizioni, credenze, e anche superstizioni pagane, che in questo
giorno festeggiavano il giorno di mezz’estate (quando c’erano solo due
stagioni). E’ per questo che alle feste per il santo sono legati dei
particolari piatti.
E’ la notte delle erbe: si dice infatti che le
erbe raccolte nella notte di san Giovanni, abbiano il potere di preservare
dalle malattie e dal malocchio, di aumentare la bellezza o addirittura di
prevedere il futuro. Tra le erbe più note ci sono l’iperico, chiamato proprio erba
di san Giovanni, l’artemisia, la verbena, il ribes rosso, e anche aglio,
cipolla, sambuco, lavanda, camomilla, mentuccia, ortica, salvia e rosmarino. Con
alcune di queste erbe, a Parma e in parte dell’Emilia Romagna, ancora oggi è
tradizione preparare i Tortelli d’erbette, con un ripieno di
ricotta e un mix di erbe.
Ma è anche la notte delle lumache che, a
causa delle loro corna, rappresentavano il diavolo. E allora un detto recita: “Per ogni corna di lumaca mangiata la notte
di San Giovanni una sventura era scongiurata”. Ecco perché le lumache di san Giovanni è diventato il piatto tipico della
festa, soprattutto nel Centro Italia.
Ma a Benevento è anche la notte delle streghe
che la leggenda vuole si radunino attorno ad una grande noce. Proprio durante
questa notte, si raccolgono le noci verdi, ancora acerbe, che servono per
preparare il Nocino, chiamato anche il liquore delle streghe.
Commenti
Posta un commento