L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 oltre che
sanitaria, sta diventando sempre più sociale. Molteplici e in vari ambiti sono
le risposte messe in atto dalle Caritas, da Nord a Sud del Paese. Una delle
necessità più urgenti resta quella degli aiuti alimentari. Già prima di questa
emergenza erano attive 470 mense collegate alla rete ecclesiale e i Centri
d’ascolto delle Caritas avevano erogato oltre 1 milione di beni e servizi
materiali (viveri, vestiario, prodotti per l’igiene personale, buoni pasto,
ecc.). In questo periodo tutte le Caritas diocesane segnalano purtroppo un
aumento significativo delle richieste di aiuti alimentari dal 20 al 50%, nelle
varie forme in cui sono stati rimodulati i servizi: pasti da asporto, pacchi a
domicilio, empori, buoni spesa. Le donazioni e le iniziative di sostegno fortunatamente non
mancano. “Anche il mondo sanitario, che già sta facendo la sua parte ed è
esposto in prima linea per contrastare la pandemia, ha voluto comunque dare un
segno di attenzione alle conseguenze sociali del Covid19 – sottolinea il dott.
Zoran Marij Arnež, Presidente della Società Italiana di Microchirurgia -
destinando 20.000 euro a Caritas Italiana per aiuti alimentari alle famiglie
più bisognose”. E questo è un esempio – come evidenzia don Francesco Soddu,
direttore di Caritas Italiana “di come in questa emergenza che ci spinge a
separarci fisicamente e sta sempre più allargando i confini della povertà e
della vulnerabilità, stia emergendo il volto bello dell’Italia solidale e si
stia rafforzando il valore della comunione”.
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