
Il laboratorio più antico è quello del convento
di Villaverde de Pontones, fondato 22 anni fa. Soprattutto nella stagione
natalizia, ma anche in prossimità delle altre festività, le suore sono
impegnate a preparare dolci fin dalla mattina presto. Preparano soprattutto torroni,
ciambelle, muffin, biscotti, seguendo le ricette centenarie delle loro nonne.
Sono undici le suore di questa comunità. "Lavoriamo pensando di offrire il
risultato ben fatto a Dio, ecco perché viene così bene", afferma suor
Encarnación parlando con il giornale locale.
Nel monastero delle Mercedarie a Noja è invece
stato un sogno, della Madre Superiora Maria Josefina Legarreta, a ‘regalare una
ricetta’, quella delle 'Perle di Noja', fatte di cioccolato, mandorle tritate,
panna e liquore. Questa comunità è composta da otto sorelle, tre dall'India,
una dal Messico e quattro dalla Spagna. Nel monastero del villaggio costiero il
grosso del lavoro è d’estate, quando ci sono i turisti. Nelle cucine monastiche
la parte spirituale dell'opera non viene mai trascurata. “Dio ci parla
attraverso il lavoro”, dice una sorella mercedaria. "Cuciniamo in silenzio
e offriamo il risultato del lavoro di Dio, che è ovunque”.
"Dio c’è, anche tra le pentole", ha
detto Santa Teresa di Gesù. Con questa massima lavorano le Carmelitane di
Sierrapando. Il laboratorio delle Carmelitane, nato due anni, entra a pieno
regime per le feste di Natale, grazie agli ordini che arrivano anche da Bilbao
e dalle vicine Asturie.
La comunione con Dio è
la motivazione del laboratorio del monastero Regina Coeli, a Santillana del
Mar. Qui le Clarisse si definiscono “artigiane della cucina", e affermano
che per fare un piatto di qualità sono necessari due ingredienti fondamentali:
buone materie prime e l'amore di chi cucina. Tutti i loro prodotti sono
naturali. La loro specialità è la ‘tableta’.
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