
Entrambi milanesi ma da anni in servizio a
Roma, don Ciucci in Vaticano dove è coordinatore di Segreteria della Pontificia
Accademia per la Vita mentre don Sartor è alla Cei come direttore dell'Ufficio
catechistico nazionale, da anni si dilettano tra pentole e padelle, perché
anche la cucina, a loro avviso, è una via per condividere e trasmettere i
valori del Vangelo. E dopo le ricette bibliche e quelle legate ai santi, ora
arrivano i piatti dei pellegrini in "Nutrire l'anima" per le Edizioni
San Paolo.
Non tutti sanno, per esempio, che il
ciauscolo, tra i simboli dei prodotti alimentari made in Italy e in particolare
delle Marche, significa piccolo cibo ed era quello che i pellegrini si portavano
nella bisaccia nei lunghi viaggi a piedi. Ma resistevano a lungo anche le
gallette che i pellegrini avevano sempre con loro nei viaggi, interminabili e
non facili, che li portavano dall'Europa alla Terra Santa.
I due preti-chef hanno allora rivisitato le
grandi vie di pellegrinaggio, dalla Terra Santa alla via Francigena, dal Cammino
di Santiago di Compostela, in Spagna, ai pellegrinaggi più numerosi al mondo,
quelli che portano al santuario mariano di Lourdes in Francia. Per tutti c'è
una ricetta: gli 'zanzarelli', la minestra a base di uova e pangrattato che veniva
servita nelle osterie nei dintorni di Roma per la gente che si recava in
Vaticano dal Papa; oppure la 'empanada gallega', lo street food galiziano, una
pizza ripiena di tonno e pomodori, che si mangia in Galizia, la patria dei
pellegrinaggi verso il santuario di san Giacomo.
Ma il pellegrinaggio non è esperienza
esclusiva dei cristiani, e allora don Ciucci e don Sartor propongono, tra le cinquanta
ricette di pellegrini e viaggiatori, anche piatti della tradizione induista,
come il 'sabji e pooris', o di quella islamica come la minestra di ceci, il
piatto più gettonato per chi va in pellegrinaggio alla Mecca.
"Il cammino, con tutto quello che porta
con sé, cibo compreso, è metafora della fede - spiegano i due sacerdoti – e le
bisacce dei pellegrini raccontano erosimi e sacrifici, profumano di fatica ed
entusiasmo, consegnano sapori di terre lontane o custodiscono l'aroma di
casa".
Dei libri di don Ciucci
e don Sartor abbiamo già parlato in questo blog nei post:RICETTE DIVINE
I PEPERONI DI PADRE PIO
PIPPO BONO
LA CIOCCOLATA CATTOLICA
Ed ecco una delle ricette, quella degli ‘zanzarelli’
che i pellegrini trovavano nelle osterie lungo le strade che portavano a Roma.
Ricetta del pellegrino
Ingredienti
-
1,2
litri brodo di carne
-
4
uova
-
80
grammi di grana grattugiato
-
1
bustina di zafferano
-
½
cucchiaino di cannella
-
½
cucchiaino di noce moscata
-
Una
presa di zenzero in polvere
-
Sale
Preparazione
1.
In
una terrina mescolare il formaggio e il pane grattugiato, aggiungere le uova
sbattute e mescolare.
2.
Portare
ad ebollizione il brodo, unire lo zafferano, poi versare l’impasto in un colpo
solo nel brodo. Mescolare il tutto con una frusta.
3.
Attendere
che l’impasto rassodi e la zuppa diventi granulosa.
4.
Servire
con una leggera spolverata di spezie.
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