
«È una gioia
immensa perché queste cose succedono una sola volta nella vita - racconta il
presidente Mimmo Sorrenti ai giornali locali - Dobbiamo ringraziare don Terenzio Pastore che ci ha
portato qua e tutte le persone che ci sono accanto, più di tutti le nostre
mogli. Siamo 15 pazzi che si sono
buttati in questa avventura di lavoro che oggi ci ha portato qui». Don
Terenzio, ai tempi della dura vertenza dei mastri birrai, era parroco a Messina ed è stato
sempre vicino ai 15, diventando la loro guida spirituale.
Sorrenti ha raccontato tutte le traversie affrontate. I mastri birrai hanno perso il lavoro
quando quasi tutti avevano 50 anni. «Ci siamo trovati a vivere una
situazione difficile e in una città che non offre niente. Ma noi siamo andati
avanti, abbiamo fatto un cooperativa, oggi siamo il Birrificio Messina. Dalla nostra parte abbiamo avuto la città di
Messina che è stata sempre solidale con noi, abbiamo avuto tante
persone che hanno creduto in noi». «Chi ha un sogno - ha concluso - deve
continuare a sognare, perché solo così si può avverare, come è successo a noi.
A giovani diciamo di non mollare mai, se noi a 60 anni ce la stiamo facendo
possono farcela tutti».
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