
L'obiettivo è la sperimentazione della trasformazione delle eccedenze
ortofrutticole attraverso la realizzazione, all'interno del mercato stesso, di
un laboratorio di trasformazione e confezionamento gestito da un'organizzazione
no profit del terzo settore (Isola Solidale). Tra i partner del progetto anche
le Acli che a Roma da tempo portano avanti progetti contro lo spreco alimentare
e connessi alla solidarietà. "A Roma - ha spiegato Lidia Borzì, presidente
delle Acli di Roma e provincia - ci sono 500mila persone in povertà alimentare.
Noi come Acli ogni giorno con il progetto 'Il cibo che serve' accompagniamo al
pasto almeno 2mila indigenti. Con 'Frutta che frutta non spreca' si dà un
grande impulso a quanto viene già fatto. Questa buona pratica non fa altro che
essere un ulteriore tassello di un modello di economia circolare, che è una
grande potenzialità". "È fondamentale - ha sottolineato Alessandro
Pinna, presidente dell'associazione Isola Solidale che accoglie i detenuti -
puntare su tutte quelle iniziative che possano contribuire a riabilitare e
formare coloro che sono (o sono stati) detenuti. Solo con queste iniziative si
può pensare di offrire loro un'altra chance allontanandoli definitivamente
dagli ambienti che li hanno portati su strade sbagliate".
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