
Nel 451, quando si stavano avvicinando a Parigi
gli Unni di Attila, dimostrò una grande forza d'animo convincendo i parigini a
resistere ai barbari e a non abbandonare la città, pronunciando la celebre
frase: “Che gli uomini fuggano, se vogliono e se non sono più capaci di
battersi. Noi donne pregheremo Iddio così tanto che ascolterà le nostre
suppliche”. Parigi fu difesa dai suoi abitanti, incoraggiati anche dalle
esortazioni e dalle preghiere di Geneviève,
e Attila fu costretto a ripiegare verso Orléans, dove poi comunque fu
sconfitto.
Cinque anni dopo ecco un altro episodio che
confermò il grande coraggio di questa giovane donna: Meroveo, re dei Franchi,
mise sotto assedio Parigi, difesa ancora da una forte guarnigione di Romani.
Dopo la morte di Meroveo nel 457, a proseguire l'assedio suo figlio Childerico
I che, dopo cinque anni, la conquistò. Stavolta Geneviève non si oppose, presagendo che quella dinastia avrebbe
contribuito a diffondere la fede cristiana. Ma l'assedio e le conseguenti distruzioni
nei dintorni avevano portato una grande carestia e gli abitanti, che non
avevano più pane, morivano di fame.
Santa Genoveffa allora decise di solcare la
Senna con undici battelli fino a Troyes e passando di città in città, ottenne
in dono dai mercanti un grande carico di grano, che riportò a Parigi, salvando
così gli abitanti dalla fame.
Santa Geneviève morì a
Parigi il 3 gennaio (giorno in cui è celebrata dalla Chiesa) del 512.
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