Una copia dell'icona della Cena misteriosa, trafugata dal santuario di
San Sergio e Bacco a Maalula nel 2014 quando il villaggio siriano era occupato
dai jihadisti di al-Nusra, è stata ricollocata sull’antico altare.
L’iniziativa di far dipingere e riportare a Maalula un copia fedele dell’icona
è stata ispirata e portata a compimento grazie alla collaborazione che ha
coinvolto la ong Perigeo, l’Istituto Zaccaria dei Padri Barnabiti di Milano e
il Centro d'Ateneo per la solidarietà internazionale dell’Università cattolica
del Sacro Cuore. L’icona, spiegano a Fides i promotori dell’iniziativa, “torna
a riunire la comunità cristiana siriana, per testimoniare che la violenza del
terrorismo non può che rafforzare l'identità di chi crede in una convivenza
pacifica”. Nell’icona originale della Cena Misteriosa di fattura siro-palestinese, così
come nella sua riproduzione, compare la doppia rappresentazione della
Crocifissione e dell’Ultima Cena: la parte superiore rappresenta il Cristo
crocifisso con la Santa Vergine e l’apostolo Giovanni, mentre la metà inferiore
riporta una rappresentazione dell'Ultima Cena particolarmente dettagliata:
Gesù, invece di essere al centro della scena, si trova sul lato sinistro della
tavola, nella posizione propria di “colui che serve”. E la tavola circondata da
Gesù e dagli apostoli è rappresentata con forma semicircolare, analoga a quella
dell’altare centrale della chiesa.
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