Ad aprire i capitoli alcuni piatti conviviali di cui la Bibbia è piena come le lenticchie di Esaù o il vitello offerto da Abramo a Mamre, uno dei momenti in cui l'ospitalità assume tutto il suo carattere sacro.
A firmare la prefazione è Giovanni Claudio Bottini, già decano della stessa facoltà dei francescani a Gerusalemme, il quale ricorda sottolinea come padre Adinolfi sia stato "un infaticabile viaggiatore e camminatore per amore della Bibbia". Le venti donne della Bibbia, scelte nel libro, con i loro racconti in prima persona introducono non solo alle riflessioni di carattere più teologico ma anche agli usi e costumi del tempo, giudaici ed egiziani, babilonesi, persiani ed ellenici.
Sono mogli, vedove, madri, figlie, sorelle di personaggi più o meno famosi. Nella Bibbia si mangia e si beve molto: sono essenzialmente vino e carni ad accompagnare gli episodi più importanti, lieti ma anche infausti; e sono le donne che solitamente allestiscono il banchetto che è, sempre, il preludio o il compimento dei più grandi eventi della storia della Salvezza.
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