E' un impegno "improrogabile" quello di
"liberare l'umanità dalla fame" e c'è una responsabilità di tutti, a
partire dai governanti, "verso i due terzi della popolazione mondiale a
cui manca una protezione sociale anche minima". Papa Francesco è tornato a
tuonare contro quella "affannosa ricerca del profitto", contro le
"politiche ingiuste" che portano ad "una iniqua distribuzione
dei frutti della terra", quando non addirittura proprio alla mancanza del cibo
necessario.
L'appello di Bergoglio è nel messaggio inviato qualche
giorno fa al direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva, in occasione
della Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
Il Papa chiede allora di passare dalle parole ai fatti.
"La condizione delle persone affamate e malnutrite evidenzia che non basta
e non possiamo accontentarci di un generico appello alla cooperazione o al bene
comune. Forse la domanda da porre - sottolinea Francesco - è un'altra: è ancora
possibile concepire una società in cui le risorse sono nella mani di pochi e i
meno privilegiati sono costretti a raccogliere solo le briciole?".
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