TORTE E PACE

E se si potesse costruire la pace anche con una fetta di torta? L’idea arriva dalla martoriata Terra Santa. Torte per la pace è l’idea, probabilmente un po’ naif, di un gruppetto di abitanti di Harish, un nuovo centro urbano che sta sorgendo nel distretto di Haifa in Israele, a ridosso del 'confine' con la palestinese Cisgiordania. A parlare dell’iniziativa è stato qualche giorno fa il quotidiano Haaretz, rilanciato da Terrasanta.net.
Tutto è cominciato da sei abitanti di Harish: piuttosto che manifestare per la pace a mani vuote, quasi ogni giorno hanno preferito andare nei cantieri edili e agli incroci delle strade armati di un cartello. Vi si legge in ebraico, arabo e inglese: Torte per la pace. Intorno al cartello alcuni ‘militanti’ brandiscono vassoi e teglie con fette di torta fatta in casa e destinate ai lavoratori dei cantieri, ai camionisti, ai poliziotti e agli automobilisti di passaggio, arabi o ebrei.
Ma ci sono anche altre iniziative legate al cibo e alla tavola, come spazio di condivisione. Sempre Haaretz riferisce che in varie parti di Israele (Tel Aviv, Akko, e altre città) vi sono ristoratori che hanno deciso di fare uno sconto del 50 per cento a gruppi di commensali in cui si mischiano arabi ed ebrei.

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