A Milano c’è una realtà dove l’integrazione passa per la
cucina. E’ la storia di “Cuochi a colori”, cominciata presso un’associazione di
volontariato che si chiama Arcobaleno e che si occupa,da più di trent'anni,
nella città di Milano, di accoglienza agli stranieri e di dialogo interculturale.
“Ci siamo accorti nel tempo – raccontano i promotori del
progetto - che le persone che arrivano nel nostro Paese in cerca di lavoro, per
necessità si adattano a lavori occasionali non qualificati, perdendo gran parte
delle loro competenze. Come poter recuperare il portato culturale e
professionale di ognuno? Abbiamo iniziato a proporre delle cene invitando amici
ad assaggiare le cucine dei diversi paesi elaborate da cuochi o da persone
appassionate ed esperte. Ci siamo subito accorti che non si trattava solo di
cibo o di cucina, bensì di un vero e proprio scambio culturale”.
Il cibo, così, non è solo la risposta al bisogno primario
di nutrirsi, ma diviene scrigno di storie, racconto della propria terra, della
propria famiglia, del proprio popolo. Cuochi a colori offre cene a domicilio,
vendita di dolci e laboratori didattici.
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