LA TORRE DEL BURRO

Restrizioni e rinunce in Quaresima? Nessun problema, secoli fa, per chi disponeva di denaro e poteva pagare le dispense dai cibi proibiti. Nascono così le “torri del burro” delle grandi cattedrali europee, soprattutto in Francia. Merita una visita la Cattedrale di Saint-Etienne a Bourges. Bellissima, da togliere il fiato, è una delle ‘meraviglie’ create dall'uomo. Capolavoro dell’arte gotica è “Monumento storico di Francia” e patrimonio dell'Unesco.
Siamo arrivati a Bourges, nel cuore di Francia, in un pomeriggio dello scorso luglio e arrivare alla cattedrale è stato semplice, grazie alle indicazioni di un italiano (calabrese) emigrato da quarant'anni nella cittadina francese. Cinque minuti a piedi dal comodo parcheggio del centro storico e di facile individuazione anche perché tutta la cittadina, con le caratteristiche case a graticcio, ruota intorno all’immensa cattedrale costruita dal 1195 al 1245 e consacrata nel 1324. Per dare un’idea della grandiosità di questo luogo sacro basta dare un’occhiata alle dimensioni: la navata è lunga 117 metri, larga 41 e alta 37. La superficie totale è di 5.900 metri quadrati, quasi un campo da calcio.
Tra le particolarità, oltre alle splendide vetrate colorate e ai segni del Camino di Santiago, una torre che richiama appunto le regole della Quaresima. La torre Nord aveva problemi di stabilità e crollò; fu allora ricostruita nel 1542 ed è chiamata “torre del burro” perché fu finanziata grazie alle dispense dal digiuno accordate in cambio di offerte in denaro.
La sola cattedrale vale un viaggio a Bourges.

Commenti