La Messa a San Cristobal de Las Casas, le letture nelle
lingue degli indios, e anche un incontro privato con alcuni di loro. Il Papa in
Messico ha voluto lanciare un forte messaggio alle popolazioni del Chiapas, emarginata
e calpestate: "Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza
e imparare a dire: perdono!", ha affermato nella messa di ieri. "Il mondo di oggi, spogliato dalla
cultura dello scarto, ha bisogno di voi!", ha aggiunto. Ma ha voluto
conoscere anche personalmente alcuni di loro seduto a tavola. “E’ stato un
incontro normale di un pranzo – ha raccontato padre Federico Lombardi,
direttore della sala stampa della Santa Sede, ai microfoni di Radio Vaticana -. Questo ogni
tanto avviene come in occasione delle Giornate della Gioventù, in occasione
delle visite in zone dove ci sono poveri o rifugiati. Si trattava di otto
indigeni che rappresentavano le diverse componenti della comunità, quindi c’era
un sacerdote indigeno, molto semplice, una persona affascinante nella sua
semplicità di vita e di espressione, vestito come un indigeno: non aveva
nessuna distinzione clericale particolare; poi c’era un rappresentante dei diaconi,
con la moglie; poi c’era una religiosa, c’era un rappresentante dei giovani,
c’era un catechista, tutti però delle comunità indigene locali. E il Papa si è
intrattenuto con loro, con una conversazione molto semplice”.
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