Ha aperto a Parigi il “Cap
de Bonne-Esperance”, un bar per i clochard nel quale è possibile bere una
bevanda calda, riposarsi, ma anche scambiare due chiacchiere con qualcuno. Il
fondatore della associazione che ha ideato questo punto di accoglienza, Christian
Manuel, ha raccontato all'Osservatore Romano: “L’apertura del bar di accoglienza Cap
de Bonne-Esperance intende rispondere a quell'uomo che ho incontrato un giorno
su una panchina pubblica, immobile e silenzioso, seduto sul ciglio del mondo;
ho avviato una conversazione con lui e dopo una ventina di minuti si è lasciato
sfuggire: ‘Quanto mi ha fatto bene parlare con lei! Sono due giorni che non
parlo con nessuno’. La missione di questo bar di accoglienza è proprio di far
prendere coscienza alle persone di essere preziose, di essere uniche. Uscendo
dalla loro solitudine, troveranno la forza per superare gli ostacoli che una
vita troppo dura ha posto sul loro cammino”.
Sono molti a Parigi i luoghi di accoglienza destinati a
persone in difficoltà ma nella maggior parte dei casi sono concepiti come un
luogo di aiuto, non di semplice ritrovo. “Per questo abbiamo deciso di creare un
bar di accoglienza”, dice ancora Manuel. “Si viene al Cap de Bonne-Esperance
per essere accolti in modo personalizzato, per sorseggiare un tè, sgranocchiare
le madeleine fatte in casa e trovarsi di fronte un orecchio attento con cui
condividere, se si vuole, il fardello delle proprie preoccupazioni”.
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