Santa Teresa di Calcutta. Una eredità immensa che rivive ogni giorno nell'opera delle sue suore della carità.
Il mio primo impatto con le Missionarie della Carità ha
avuto a che fare con la cucina. Casa Allegria, quartiere Primavalle di Roma,
giorni di vigilia di Natale di qualche anno fa. Vado alla festicciola organizzata per le mamme sole, loro ospiti, e i poveri del quartiere.
Introdotta da mio marito, volontario della Casa, vengo accolta con gran calore
dalle suorine in sari. Solo una suora, curva per l'età e pelle grinzosa, il
grembiule da cucina sopra il sari bianco e blu, era un po' in disparte. Finiti
i convenevoli, si avvicina e dandomi subito del tu, mi dice: "Dammi il
cappotto". Non volevo che con tutto il da fare che c'era si occupasse di
me e replicai: "Grazie sorella, lo tengo addosso". Lei mi guarda
seria e ripete: "Dammi il cappotto". Temendo di essere fraintesa,
risposi: "Sorella, non si preoccupi, poi ci penso io". Lei un po'
spazientita mi disse: "Ma se non togli il cappotto come fai a darmi una
mano?".
E così mi sono
ritrovata nella loro cucina, tra cassette di patate e cipolle (la base
principale dei loro pasti), a preparare vassoi e vassoi di tartine e panini.
Non ricordo il nome ma quella anziana suora, burbera ma contagiosa, era proprio
'figlia' di Madre Teresa.
Santa Teresa di Calcutta/2.
Un altro aneddoto sulla vita
di queste stupende suore, discepole della Madre albanese.
La suora-cuoca di Casa Allegria qualche volta, ai
volontari amici che le chiedevano che cosa portare, dava una piccola lista
della spesa. La richiesta era per ingredienti semplici e poco costosi ma alla
fine figurava sempre il parmigiano. E quando qualcuno lo portava in dono nella
sua cucina saltellava dalla gioia. Un giorno portammo un po' di spesa, con
anche il parmigiano, ma la suora-cuoca era via per un ritiro. "Peccato -
dicemmo -, le avevamo portato il parmigiano, visto che a lei piace così
tanto". "Il parmigiano per lei? Ma che dite - rispose la suora che stava cucinando al suo posto - , lei è allergica, non può neanche assaggiarlo". E
pensare che ogni volta le brillavano gli occhi di gioia. Per gli altri. Un'altra degna 'figlia' di Madre Teresa.
Commenti
Posta un commento