Arte, bellezza, una buona cena e un clima fraterno di condivisione
per ospiti particolari: un centinaio di poveri, così come avrebbe voluto
Sant'Antonio. Sono stati questi, ieri sera nel Chiostro del Noviziato della
basilica del Santo, a Padova, gli ingredienti della “Cena di Misericordia” organizzata
nell'ambito del Giugno Antoniano 2016.”
Non una cena di gala, ma un momento di condivisione fraterna con quanti si
trovano nel bisogno”, spiegano i frati di Padova. Sono stati i frati
francescani a servire ai tavoli imbanditi i commensali, invitati attraverso una
rete di associazioni che offrono supporto alle persone in difficoltà: Comunità
di S. Egidio, Pane dei poveri e le varie comunità dei Frati Minori Conventuali
che hanno scelto di accogliere alcuni profughi.
Prima della cena, gli invitati hanno potuto “gustare” una
visita al santuario antoniano. Gli ospiti si sono poi accomodati a tavola. “Seduti
a tavola tutto diventa più semplice e ogni barriera viene abbattuta per
lasciare spazio ai racconti, alla conoscenza reciproca, all'umanità – ha
commentato il rettore, padre Enzo Poiana che ha, anche lui, aiutato ai tavoli -.
È stato un segno concreto di una misericordia che diventa fraternità e
condivisione verso gli ultimi, di una chiesa davvero a servizio delle
periferie. Attraverso il messaggio di Antonio è stata attualizzata
quell'attenzione ai poveri, ai bisognosi, a quanti oggi si trovano in
difficoltà per diversi motivi, sia economici che umanitari, sollecitando la
città a prendersi cura di questi fratelli e sorelle nel nome di un Dio Padre”.
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