UNA MENSA IN LIBANO

E’ partito ieri il “viaggio della misericordia” nelle diocesi italiane promosso da Aiuto alla Chiesa che Soffre per sostenere delle opere di carità.
L’iniziativa rientra nell'ambito della campagna internazionale “Be God's Mercy” (Sii la misericordia di Dio) che vede impegnate ognuna delle 22 sedi di Acs nel mondo ed è finalizzata alla realizzazione di opere di carità in tutti i continenti. La sezione italiana della fondazione pontificia è al momento impegnata a promuovere quattro interventi specifici, in Colombia, in India, in Repubblica Centrafricana e in Libano dove sosterrà una mensa per rifugiati nella città di Zahlé per dare da mangiare a migliaia di profughi siriani in fuga dalla guerra.

Molte migliaia di profughi provenienti da Aleppo, Homs e Damasco hanno trovato rifugio nella città libanese di Zahle. Molti sono arrivati portando con loro solo quello che indossavano. La Chiesa, povera essa stessa, li ha accolti.  L’arcivescovo greco-cattolico Issam Dar-wish ha istituito una mensa per i poveri. Nella mensa verrà distribuito ogni giorno un pasto caldo a 500 bisognosi, bambini, poveri, profughi. L’arcivescovo Issam ha calcolato che gli mancano 1.000 euro al giorno, due euro a persona. Confida nella vostra misericordia, affidandosi a Maria, “Nostra Signora che ha sempre aiutato Zahle”.
Testimonial d’eccezione Papa Francesco che ha lanciato un videomessaggio a sostegno di questa campagna. “Il Pontefice lancia un appello – spiega Alessandro Monteduro, direttore di Acs-Italia – affinché il Giubileo della Misericordia venga valorizzato con delle opere di carità che restino nel tempo”.

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