#ZEROHUNGER

“Invito le istituzioni internazionali a dare voce a tante persone che soffrono in silenzio la fame. #ZeroHunger”. E’ il tweet lanciato oggi da Papa Francesco al termine della visita al Programma Alimentare Mondiale, nel corso della quale ha rinnovato il suo appello affinché a nessuno manchi da mangiare. Tutti devono contribuire a raggiungere l’obiettivo “Zero Fame”.

Francesco ha ricordato che “la miseria ha un volto. Ha il volto di un bambino, ha il volto di una famiglia, ha il volto di giovani e anziani. Ha il volto della mancanza di opportunità e di lavoro di tante persone, ha il volto delle migrazioni forzate, delle case abbandonate o distrutte. Non possiamo ‘naturalizzare’ la fame di tante persone; non ci è lecito dire che la loro situazione è frutto di un destino cieco di fronte al quale non possiamo fare nulla”. E allo stesso tempo occorre uscire dalla mania delle statistiche e “de-burocratizzare la miseria e la fame dei nostri fratelli”. Il Papa al Pam ha anche parlato di “uno strano e paradossale fenomeno: mentre gli aiuti e i piani di sviluppo sono ostacolati da intricate e incomprensibili decisioni politiche, da forvianti visioni ideologiche o da insormontabili barriere doganali, le armi no; non importa la loro provenienza, esse circolano con una spavalda e quasi assoluta libertà in tante parti del mondo. E in questo modo, a nutrirsi sono le guerre e non le persone”.
E ha concluso con le parole del Vangelo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere”. “Una espressione – ha commentato Papa Francesco - che, aldilà delle confessioni religiose e delle convinzioni, potrebbe essere offerta come regola d’oro per i nostri popoli. Un popolo gioca il proprio futuro nella capacità di farsi carico della fame e della sete dei suoi fratelli. In questa capacità di soccorrere l’affamato e l’assetato possiamo misurare il polso della nostra umanità”.

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