LUDWIG E IL SUO CUOCO

La Baviera non sarebbe la stessa senza i castelli di Ludovico Il. Se Neuschwanstein è tra i castelli più belli del mondo, tanto da avere ispirato Disney, una visita merita la 'Versailles' costruita sull'Isola di Herreninsel, sul lago Chiemsee, copia della reggia francese che il bizzarro re bavarese dedicò al Re Sole. Nato a Monaco nel 1845, Ludwig fu il re triste, più amante della musica di Richard Wagner, suo amico, che del potere. Passò la vita a costruire castelli, fu dichiarato pazzo, e nel 1886 morì nel lago di Starnberg in circostanze mai chiarite.
Una biografia particolare di Ludwig fu scritta dal suo cuoco.







L’autore  di  queste  "Memorie di un cuoco", Theodor Hierneis, osserva  il  sovrano nella realtà di tutti i giorni: inavvicinabile dagli sguatteri, insofferente dei suoi stessi servi o capricciosamente infatuato di militari e valletti. Il racconto si snoda fra cene notturne, tavolini magici,  convitati fantasma o in carne ed ossa, sontuosi  ricevimenti di corte, devastanti sbornie di birra.
La tavola di Ludwig è dunque un riflesso della sua follia. Tra i piatti della tavola del Re delle Favole c’erano mayonnaise all’astice, testina di vitello in tartaruga guarnita con scaglie di tartufo, champignon, fette d’uovo e fleurons (piccole mezzelune di sfoglia), pasticcio di beccacce con salsa Cumberland, omelette surprise o omelette soufflée.
Nella sala da pranzo del castello di Herreninsel c'è il “Tischlein deck dick”,  il tavolino magico, che veniva issato tramite una macchina nascosta e appariva come per magia da una botola del pavimento già apparecchiato. Ludwig mangiava di solito da solo, ma la tavola era imbandita come se avesse sempre ospiti. Una curiosità: nella sua Versailles di Baviera Ludovico II ha dormito solo dieci notti. La cucina non è mai stata costruita e le poche volte che mangiò in quel castello le pietanze arrivavano dal vicino convento degli Agostiniani.

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