La pasta amatriciana per un anno nella carta dei menu di
tutti i ristoranti del mondo, per una donazione duratura di 2 euro per ogni
piatto che contribuisca alla ricostruzione del comune reatino distrutto dal
sisma. Slow Food rilancia ed amplia l'iniziativa partita dall'idea di un
blogger che ha già raccolto le adesioni spontanee di molti ristoratori. 'Futuro
per amatrice', questo il nome del progetto, "vuole essere un'iniziativa
nel tempo, - spiega Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food - per il
futuro e la ricostruzione di quel paese devastato. Vogliamo contribuire ad
evitare il rischio che lo slancio di generosità e l'attenzione calino dopo quindici
giorni quando si attenua l'onda emotiva del momento. L'amatriciana - continua
Petrini - è un piatto umile simbolo di quella cultura contadina che si fonda
sulla solidarietà. I fondi destinati ad Amatrice devono essere durevoli e la
raccolta costante". La donazione, 1 euro a carico del ristoratore e 1 dal
cliente per ogni piatto di pasta all'amatriciana consumato, verrà fatta
direttamente al Comune di Amatrice.
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