MANGO, ANANAS E COCCO

"Siamo naturalmente un Paese 'ponte' e un Paese di 'periferia'. Forse è per questo che Francesco ha scelto Panama per la Giornata Mondiale della Gioventù" del 2019. A parlare sono l'arcivescovo di Panama, monsignor José Domingo Ulloa Mendieta, il cardinale José Luis Lacunza, vescovo di David, e il vescovo di Colon-Kuna Yala, monsignor Manuel Ochogavia, appena arrivati a Roma da Cracovia, dove hanno accompagnato 500 giovani panamensi alla Gmg. Nella città polacca hanno preso il testimone per il prossimo raduno mondiale dei giovani e oggi hanno incontrato Papa Francesco. "Ci ha detto di non avere paura di fare chiasso nell'organizzare questa Gmg", ha riferito il vescovo di Panama. Una Gmg che sarà sotto la protezione del beato Oscar Romero e della Madonna di Guadalupe. "Romero è il nostro modello di pastore vicino alla gente - sottolineano i tre vescovi - capace di denunciare ma anche di annunciare".
La Gmg, che si terrà verosimilmente in una settimana da gennaio a marzo, l’unico periodo che non piove in Centro America, offrirà ai giovani “uno scenario molto naturale”, assicurano i vescovi. "Offriremo ai giovani di tutto il mondo il nostro mare, la nostra frutta, mango, ananas, cocco. Gli animali. E poi c’è il nostro cappello di Panama. Tutto il meglio che possiamo offrire", dicono i tre prelati.
"Sappiamo che abbiamo davanti un grande lavoro - ammette mons. Ulloa -, confidiamo nell'aiuto degli altri, a partire dai Paesi vicini e faremo delle esperienze fatte dalle altre Gmg il nostro filo conduttore. Cambieremo l'acqua in vino", conclude il vescovo di Panama con un sorriso.


Monsignor Ulloa


Cardinal Lacunza
Monsignor Ochogavia

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