Ho conosciuto i Bianconi a Norcia qualche anno fa, ospite
di uno dei loro alberghi in occasione di un evento sportivo giovanile. Mi colpì
la tenacia, la voglia di non fermarsi mai, anche la ‘fantasia’ con la quale
facevano crescere la loro attività ricettiva. Anche grazie a loro la città di
San Benedetto, dotata di un palazzetto dello sport, è diventata un punto di riferimento per
squadre e squadrette, società sportive amatoriali che fanno stage estivi per
ragazzi o mini-campionati. E ora che Norcia è così ferita non mi meraviglia che
abbiano voglia di ricominciare subito e lo faranno con il marchio ‘I love
Norcia’. L’idea, alla quale hanno già aderito imprenditori e agricoltori e
commercianti locali che si sono riuniti in consorzio, è quella di lanciare un
prodotto alimentare tipico della zona da proporre sul mercato mondiale.
Vogliono poi che Norcia diventi un polo del turismo d’eccellenza con la
formazione di chef di alto livello. “Vogliamo fare qualcosa che ci permetta di
poter continuare a vivere qui” ha spiegato Vincenzo Bianconi presidente provinciale
di Federalberghi e titolare di una delle strutture ricettive della zona.
Chapeau.
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