IL GRANO DI SANTA LUCIA

 La storia di Santa Lucia, la cui nascita a Siracusa, si colloca intorno al 283, ci narra del suo atroce martirio avvenuto nel periodo di Diocleziano. Lucia, di nobile casato, apparteneva a una ricca famiglia siracusana, e venne promessa sposa a un pagano. Il padre di Lucia venne a mancare quando lei era ancora piccola, e, quando sua madre fu colpita da una grave malattia Lucia decise di recarsi in pellegrinaggio a Catania, presso il sepolcro di Sant’Agata. E Sant'Agata, apparendole in sogno, le disse: "Lucia, perché mi chiedi quel che tu sei in grado di ottenere per altri? Tua madre sarà sana per la tua fede ". Dopo tale rivelazione, Lucia decise di donare tutti i suoi beni ai poveri e di non sposarsi per dedicare se stessa a Dio. Il fidanzato, però, non fu d'accordo, la denunciò, e Lucia per questo motivo venne perseguitata. Giunse infine la decapitazione, avvenuta il 13 dicembre del 304 d.C. sotto Diocleziano.
Secondo la tradizione, nel 1646, la Santa fece arrivare in Sicilia una nave carica di frumento dopo un lungo periodo di carestia. Per questo il 13 dicembre si usa mangiare la ‘Cuccia’, dolce a base di grano bollito e crema di ricotta. Un'altra usanza è quella di fare dei piccoli pani a forma di occhi, da benedire, che si mangiano per tenere lontane le malattie connesse alla vista.

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