C’è anche una disputa
sulla carne in Quaresima alla radice della Riforma Protestante in Svizzera.
Huldrych Zwingli (Wildhaus 1484 – Kappel am Albis 1531) è tra i fondatori delle
Chiese riformate svizzere, sul modello delle riforme di Martin Lutero. La sua proposta di
riforma del cristianesimo ottenne prima il supporto della popolazione e delle
autorità di Zurigo, coinvolgendo successivamente altri cinque cantoni svizzeri,
mentre i rimanenti cinque rimasero fedeli alla Chiesa cattolica. Tra gli episodi che si narrano sulla sua vita,
c’è anche la difesa, nel 1522, di un tipografo (Christoph Froschauser) che
mangiò salsicce in sua presenza in un giorno di Quaresima. Per difendere questa
scelta Zwingli pronuncia una predica, il suo primo scritto riformatore: “Della scelta e libertà dei cibi”.
Scrive Zwingli:
Che cosa
dovevo fare io in simili circostanze, quando mi sono state affidate la cura delle
anime e la predicazione dell’Evangelo, se non indagare a fondo la Sacra
Scrittura e farla risplendere come una luce in queste tenebre, affinché nessuno
offenda per ignoranza il suo prossimo e se ne debba in seguito pentire
amaramente? […]
Scrive Paolo, Col. I [1,16]: «Nessuno vi giudichi quanto al mangiare o al bere
o a causa delle feste […]»; ascolta bene: nessuno deve considerarsi malvagio
quanto al cibo o al bere […]. Ho
citato fin qui, e a sufficienza, numerosi passi della Scrittura per dimostrare
come al cristiano sia lecito mangiare ogni sorta di cibo. In breve:
digiuni volentieri? Digiuna. Non vuoi mangiare carne? Non mangiarla. Ma lascia
al cristiano la sua libertà. Lo Spirito impone alla tua fede il digiuno?
Digiuna, ma concedi al tuo prossimo di far uso della libertà del cristiano […].
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