Il vero digiuno è soccorrere il prossimo, quello falso mischia la
religiosità con le "tangenti della
vanità": così il Papa nella Messa a Santa Marta. Il Signore chiede un
digiuno vero, attento al prossimo: "L'altro - ha detto il Papa - è il
digiuno 'ipocrita', è un digiuno per farsi vedere o per sentirsi giusto ma nel
frattempo ho fatto ingiustizie, non sono giusto, sfrutto la gente. 'Ma io sono
generoso, farò una bella offerta alla Chiesa'. 'Ma dimmi, tu paghi il giusto
alle tue domestiche? Ai tuoi dipendenti li paghi in nero? O come vuole la legge
perché possano dare da mangiare ai loro figli?'". Il digiuno "non
consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i
miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo senza trascurare i tuoi
parenti? Ci aiuterà pensare - ha concluso Papa Francesco - cosa sente un uomo dopo una cena, che ha pagato
200 euro, per esempio, e torna a casa e vede uno affamato e non lo guarda e
continua a camminare. Ci farà bene pensare quello”.
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