SAPORI DI CASA

C’è una scena che mi capita di vedere spesso per le vie di Roma all’ora di pranzo: nelle vicinanze dei posti molto turistici, come il Vaticano o la Fontana di Trevi, ad un certo punto gli stranieri che vendono collanine o piccole sculture africane si radunano. Poi arrivano delle ragazze o signore con carrelli pieni di cibo fumante: riso, carni, verdure dai profumi speziatissimi. E allora tutti si servono e consumano il pasto in strada. Mangiano e parlano, si prendono una sosta immergendosi nei sapori di ‘casa’. Anche coloro che forse una casa vera non l’hanno. Non so se dietro tutto questo ci sia una organizzazione o una attività redditizia per qualcuno. So solo che quelle pietanze profumano di Paesi lontani, so che attorno a quei piatti di carta si chiacchiera dimenticando le fatiche della giornata. Qualcuno cerca di recuperare il sapore della propria casa, ormai così lontana. Un piatto caldo forse può aiutare a sentirsi meglio e a rendere meno pesante quella vita precaria con collanine da vendere e vigili da aggirare.



Commenti