Yogurt e ortaggi biologici
per riscattarsi da un passato di sofferenze. Alcuni di loro erano a Rosarno
(Reggio Calabria) quando scoppiò la rivolta contro il razzismo e lo
sfruttamento dei braccianti agricoli. Sono un gruppo di ragazzi immigrati in
Italia e che ora vive a Roma grazie al progetto Barikamà, che in lingua Bambarà
significa “resistente”. La cooperativa è gestita da Suleman, Cheikh, Sidiki, Modibo, Seydou e
Ismael, ragazzi africani ai quali si è aggiunto anche un ragazzo italiano con la
sindrome di Asperger. Due fragilità che
si incontrano per un progetto di successo che dà lavoro a persone che
altrimenti non saprebbero come sbarcare fino alla fine del mese. Prossimamente
apriranno anche un chiosco-bar nel Parco Nemorense a Roma.
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