LA MADONNA DEL LATTE



Maria Luisa tutti i giorni percorre diversi chilometri a piedi. Sotto il sole, la pioggia, con il vento, il freddo, il caldo. E’ la custode di Santa Maria de Lebena una piccola chiesa nel cuore della Cantabria, tappa del Camino Lebaniego verso la croce di Cristo custodita a Santo Toribio. Lei apre la porta, accoglie i pellegrini, spiega la storia di quelle mura a turisti e curiosi, tiene in ordine. Quella chiesetta è la sua vita. Piccola di statura, dall’età indefinibile, con una voce da bambina, racconta la storia della piccola chiesa. Un passato che per lei è invece il presente perché non c’è giorno dell’anno in cui Maria Luisa non esca da casa a piedi, attraversi i sentieri di montagna, per arrivare nella ‘sua’ piccola cappella. Siamo a Santa Maria de Lebena, gioiello dell’arte mozarbe, quel miscuglio tra cristianesimo e islamismo che solo in una Spagna per secoli dominata dai Mori poteva dare i suoi migliori frutti. E’ nascosta nelle pieghe dei Picos d’Europa, a pochi chilometri dal monastero di Santo Toribio, la meta ultima del nostro pellegrinaggio nella regione di Liébana, con le bellezze montane che non ti aspetti nella Spagna delle spiagge e della movida. Maria Luisa ci accoglie con un sorriso timido e racconta di quella chiesa che in realtà altro non doveva essere che una grande e bella tomba per ospitare Santo Toribio, il monaco spagnolo che a Gerusalemme si caricò il braccio sinistro della croce di Cristo per salvarlo dalle profanazioni che si annunciavano con l’invasione dei Persiani. Poi ci mostra la Madonna del Latte, insolita con il suo seno scoperto per dare da mangiare a Gesù. Ma casta e fiera Regina con la corona in testa. E Maria Luisa infila con la sua voce sottile un aneddoto divertente. “Un giorno un signore mi ha chiesto che cosa si potesse ottenere da questa Madonnina in cambio delle offerte. ‘Figli’, ho risposto perché lei è la Madonnina del Buon Latte e quando una coppia si sposa viene qui a chiedere di potere avere bambini.  E quell’uomo sapete che cosa ha fatto? Si è ripreso velocemente la moneta che aveva messo nella cassetta, dicendo: ‘Eh no!, questo io non l’avevo chiesto’”. E lei sorride ancora di gusto al ricordo di quella scena.

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