La Confraternita di Santa Maria della Quercia
dei Macellai di Roma celebrerà domenica 24 marzo “La Pasqua del Macellaio
2017”. Ci sarà prima la messa delle Palme, quindi la Confraternita distribuirà, a Piazza della Quercia, migliaia
di piatti con salame corallina, porchetta, pizza di Pasqua, coratella e colomba
pasquale. Ecco la storia.
Le Confraternite nacquero nelle prime comunità
cristiane per fare fronte alla disgregazione del tessuto sociale e per fare
opere di carità. Si distinguevano, già dal Medioevo in Confraternite di
mestiere e Confraternite devozionali.
La Confraternita della
Santissima Madonna della Quercia dei Macellari di Roma nacque nel XV
secolo. I primi statuti sono del 1432, sotto il pontificato di Eugenio IV. Nella
metà del XV secolo, nasceva a Viterbo la devozione verso la Madonna della
Quercia, un’immagine della Madonna con il Bambino Gesù tra le braccia, dipinta
su tegola e posta fra i rami di una quercia, devozione che coinvolse tutte le
popolazioni dell’Italia Centrale. I papi Paolo II, Sisto IV, Innocenzo VIII,
Alessandro VI contribuirono all’affermarsi della devozione; ma chi portò a Roma
l’amore per quella semplice immagine furono i numerosi commercianti di carne
della Tuscia, in particolare i maremmani e i cavallari che frequentavano la
zona di Campo de’ Fiori. A loro, Giulio II assegnò, nel 1507, la chiesa ormai
fatiscente di S. Nicola de’ Curte, per adibirla a luogo di culto dove venerare
la Madonna della Quercia. Nei primi anni del 1500, quando i Macellari di Roma
sentirono la necessità di affiancare una Confraternita alla loro Università,
presero come loro protettrice “la Madonna della Cerqua”; lo fecero, vuoi per i
numerosi viterbesi stabilitisi a Roma come becàri, commercianti di carne, vuoi
per i tanti macellai romani che avevano contatti quotidiani con gli allevatori
dell’Alto Lazio, fra i quali i Domenicani del Convento di S. Maria della
Quercia di Viterbo, che, grazie alle continue donazioni di terre e bestiame da
parte di devoti della Madonna, erano uno dei più importanti. Papa
Clemente VII, con bolla del 30 agosto 1532, rese ufficiale la concessione della
chiesetta fatiscente, chiamata ormai da tutti S. Maria della Quercia.
interessante...
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