Nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò
giovanissimo la casa paterna per lavorare come contadino. Nonostante lavorasse
duramente la terra, partecipava ogni giorno alla messa e dedicava molto tempo alla preghiera. Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi si rifugiò a
Torrelaguna dove sposò la giovane Maria. Un matrimonio che fu sempre
contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui
condividevano il poco che possedevano. Nessuno si allontanava da Isidoro senza
aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130. Venne canonizzato il 12 marzo 1622
da Papa Gregorio XV. Si sa poco della sua vita, se non il fatto che abbracciò la santità nella quotidianità. Tra i miracoli a lui attribuiti
quello in cui fece salire l’acqua di un pozzo per salvare un bambino che vi era
caduto dentro e quello degli angeli che ararono la terra al suo posto per
lasciarlo pregare. Il santo della terra viene celebrato il 15 maggio, non solo
in Spagna ma anche in altri Paesi, come l’Italia, con processioni e feste
legate alla terra. In molti luoghi è considerato il protettore dei raccolti. In
alcuni borghi della Sardegna si festeggia con una sfilata di trattori. In altri
luoghi si portano in processione i buoi. In altri ancora nelle processioni ci
sono bambini con cesti pieni di frutta e verdura.
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