IL PANE DI SAN CALOGERO

Calogero nacque verso il 466 a Calcedonia sul Bosforo, una cittadina dell’antica Tracia; fin da bambino digiunava, pregava e studiava la Sacra Scrittura e secondo gli ‘Atti’ presi dall’antico Breviario siculo-gallicano, in uso in Sicilia dal IX secolo fino al XVI, giunse a Roma in pellegrinaggio, ricevendo dal Papa Felice III (483-492), il permesso di vivere da eremita. Qui egli ebbe una visione che gli indicava di evangelizzare la Sicilia; tornato dal Papa ottenne l’autorizzazione di recarsi nell’isola, con i compagni Filippo, Onofrio e Archileone.
Il santo eremita viene ritratto spesso con un fedele inginocchiato e una cerbiatta accasciata e ferita da una freccia. L’immagine ricorda un episodio degli ultimi suoi giorni: essendo ormai ultranovantenne, non riusciva più a cibarsi, per cui Dio gli mandò una cerva, che con il suo latte lo alimentava; un giorno un cacciatore uccise la cerva, la quale riuscì a trascinarsi all’interno della grotta di Calogero, morendo fra le sue braccia. Il cacciatore pentito riconobbe nel vecchio colui che l’aveva battezzato anni prima, e gli chiese perdono. Secondo la tradizione San Calogero morì in una grotta fra il 17 e il 18 giugno 561 ed era vissuto in quel luogo per 35 anni.
San Calogero è veneratissimo in tutta la Sicilia e la sua festa è il 18 giugno.
A Campofranco (Agrigento) la festa si celebra l’ultima domenica di Luglio. Caratteristica è la "Sagra dei Pupi di Pane" durante la quale vengono distribuite quintali di grosse forme di pane, da mangiare caldo con olio, pepe e formaggio fresco, che riproducono gambe, braccia o altre parti dei corpo guarite per intercessione del santo. La tradizione dei “Pupi di pane” nacque come forma di ringraziamento verso il Santo Patrono per l’abbondanza del raccolto: inizialmente i contadini offrivano simbolicamente del grano per poi, nel corso del tempo, donare ai più bisognosi delle forme di pane raffiguranti varie parti del corpo oggetto di avvenuta guarigione dai mali, sino ad arrivare all’offerta del “pupo“ intero. La Sagra è caratterizzata da diversi stand in cui sono esposte queste forme di pane, le cui dimensioni variano dalle più piccole di circa 50 cm alle più grandi che possono raggiungere anche più di 2 metri. Dopo aver ricevuto la benedizione religiosa, le 2 tonnellate circa di pane vengono distribuite a piccoli pezzi alle migliaia di fedeli, devoti e turisti che si riversano per l’occasione a Campofranco.



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