Non si sa molto di questo santo, un asceta di
origine irlandese vissuto nel VII secolo. San Fiacre, o Fiacrio, come lo
chiamano in italiano, celebrato dalla Chiesa il 30 agosto, è anche citato come
vescovo in una delle fonti sulla sua vita. E’ considerato il patrono degli
ortolani. Nella “Vita” di Farone, vescovo di Meaux, in Francia, morto nel 670,
si narra che questi donò a un uomo di nome Fefrus (il santo in questione) una
proprietà nella zona del Breuil. Questi vi edificò un monastero, da cui nacque
una cittadina: Saint Fiacre-en-Brie.
Quanto al regalo del terreno, secondo la
tradizione, il vescovo gli disse che gliene avrebbe donato quanto riusciva a
circoscrivere con un fosso in una giornata di lavoro. Per questo è il patrono
degli ortolani. E anche perché condivideva i frutti del suo orto con le persone
povere che vivevano vicino al suo monastero. Aveva una segnata avversione per
le donne (si disse: a tutela della sua vocazione) e, curiosamente, era particolarmente
venerato dai conduttori di carrozzelle e, dopo, da quelli di taxi.
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