La storia del vino della California è legata
alla storia delle missioni cristiane e in particolare al francescano Junipero
Serra Ferrer. I missionari gesuiti si erano stanziati nella Baja California già
nel 1669 ma pare che facessero arrivare il vino per la Messa dal Messico.
Furono i francescani invece a piantare le prime viti proprio per avere a
disposizione più facilmente uno degli elementi essenziali per celebrare l’Eucaristia.
E’ quanto scrive Tim Unwin nella sua “Storia del vino”.
San Junipero (Petra, Maiorca, Spagna, 24 novembre 1713 - Monterey,
California, Usa, 28 agosto 1784), canonizzato da Papa Francesco nel 2015, e la
cui festa liturgica ricorre il 28 agosto, nel 1777 scrisse al Viceré del
Messico chiedendo appunto di poter impiantare le viti direttamente in California
e la sua richiesta fu accolta. Nel 1779 un frate della missione di San Juan
Capestrano accennava in una lettera a frate Serra dell’arrivo di alcune talee
utilizzabili per la produzione del vino. La prima vendemmia è datata 1782. Poi
questa coltivazione si diffuse in tutte le missioni della zona e in quella di
San Gabriele veniva prodotto del vino particolarmente pregiato.
Poi nel 1883 il
governo messicano nazionalizzò le missioni e confiscò tutte le proprietà dei francescani
dando quelle terre a produttori , a condizioni che avessero le risorse per acquistarle.
Cominciò così anche una immigrazione da parte di persone intenzionate a
sfruttare quel business. Tra i tanti arrivati in California per produrre il
vino, non più per la Messa ma per il commercio, ci fu il francese Jean Louis
Vignes, proveniente dalla zona di Bordeaux, la patria dei vini francesi.
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