I BENEDETTINI E LE ARINGHE

Perla della Normandia, con le sue falesie a picco sul mare, Fecamp ha una storia legata ai monaci benedettini che in questa costa di Francia avevano l’esclusiva sui diritti commerciali del porto e sulla conservazione delle aringhe.
Arriviamo nel tardo pomeriggio nella cittadina francese dal cielo grigio ma con quelle maestose falesie che incantarono anche Claude Monet. Non assillata dal via vai dei turisti, più attratti dalla vicina Etretat, Fecamp è proprio l’immagine della Normandia, quella della costa, con il suo mare infinito, le scogliere, le case sulle rocce protese sul mare, il vento, il vocio continuo dei gabbiani.
Fecamp lega la sua storia ai monaci benedettini, presenti d’altronde nel Medioevo in maniera massiccia in Normandia, da Mont Saint Michel a Saint Wandrille.
Il porto, situato in una posizione molto favorevole, all’imboccatura di due piccoli fiumi, il Ganzeville e il Valmont, fu nel 1185 un ‘regalo’ molto speciale per i monaci dell’Abbazia di Fecamp. Re Enrico II d’Inghilterra donò loro infatti il diritto esclusivo sul traffico del porto. I benedettini inoltre utilizzarono il principale isolotto per creare una salina che veniva utilizzata per la conservazione delle aringhe.
Oggi il porticciolo è essenzialmente l’approdo per imbarcazioni da turismo. Campeggia su tutto una grande ruota panoramica. E in fondo la bellezza del mare con le sue scogliere.



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