“Come firmatari del Manifesto di Assisi condividiamo
l’appello dei promotori a costruire un’economia nuova, a misura d’uomo, contro
la crisi. Il sindacato agroalimentare e ambientale, in questa sfida, c’è e ci
sarà. Le nostre battaglie per l’innovazione contrattuale, per la valorizzazione
del Made in Italy, per il potenziamento del lavoro forestale e della bonifica,
da mettere al servizio dei territori contro degrado, spopolamento e dissesto
idrogeologico, sono sfide che abbracciamo da tempo e che avevamo rilanciato
anche con la nostra campagna ‘Fai Bella l’Italia’. Ora questi obiettivi vanno
condivisi per panificare la rinascita del Paese nell’era post Covid-19, sapendo
che potremo uscirne migliori soltanto se in grado di coniugare coesione,
giustizia sociale, sviluppo sostenibile”. Lo afferma il segretario generale
della Fai Cisl, Onofrio Rota, commentando la lettera aperta che i promotori del
“Manifesto di Assisi” hanno inviato ai firmatari. “Questa lettera – aggiunge
Rota – ci invita a considerare quel Manifesto una bussola fondamentale per
orientarci verso la ripresa”.
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