TRAPPISTE DOC

Sono conosciute in tutto il mondo ed alcune di loro compaiono nelle classifiche ‘top’ che vengono stilate ogni anno. Sono le birre trappiste costituiscono probabilmente il prodotto più conosciuto realizzato e commercializzato dalle Abbazie trappiste. “Una birra trappista è diversa da una birra d’Abbazia”, avverte però l’Associazione Internazionale Trappista che ha sede in Belgio, come la maggior parte dei birrifici in questione.Tra tutte le birre del mondo, solo 12 infatti possono fregiarsi della denominazione "trappista" : le belghe Achel, Chimay, La Trappe, Orval, Rochefort, Westvleteren, Westmalle, Mont des Cats, Engelszell, Zundert (Olanda), Spencer (Usa) e Tre Fontane (Italia). E il logo "Authentic Trappist Product" è riservato a 11 di queste stesse birre.
Perché una birra si possa qualificare come "trappista", deve soddisfare una serie di rigide condizioni: “La birra - spiegano dall'associazione - deve essere prodotta all'interno delle mura di un'abbazia trappista, da parte di monaci trappisti o sotto il loro controllo. La birreria deve essere subordinata al monastero e dimostrare una cultura imprenditoriale aderente al progetto monastico. La birreria non ha come obbiettivo il profitto; i guadagni devono servire al sostentamento dei monaci ed alla manutenzione degli edifici. Quello che rimane è destinato a finalità sociali e caritatevoli ed a persone in difficoltà”.

Le birrerie dei trappisti rispettano con grande attenzione tutte le norme in materia di sicurezza, di salute e di informazione al consumatore. Lo stile della comunicazione e della pubblicità è caratterizzato dalla sobrietà, in conformità con l'ambiente religioso in cui le birre sono state prodotte.
Delle birre trappiste abbiamo già parlato in questi post:

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