LA VIGNA NEL CARMELO

E’ un percorso nella bellezza della natura ma allo stesso tempo un luogo di meditazione e contemplazione, quello offerto dal giardino dei Carmelitani Scalzi di Venezia. Il parco è fruibile attraverso visite guidate ed è anche “uno strumento di pastorale, in cui far conoscere il Carmelo e aiutare a capire il rapporto con Dio”, sottolineano i monaci. 
Nel giardino c’è anche la vigna, 17 filari, costituita dalle varietà di vitigni presenti storicamente a Venezia selezionati dal ‘Consorzio vini’ della città lagunare che si occupa della gestione delle coltivazioni. Il consorzio da anni ha avviato un progetto di ricerca di vecchie varietà viticole presenti nella Laguna, attraverso l’analisi del dna dei vitigni e lo studio della loro storia con lo scopo di ripristinare questa viticoltura quasi scomparsa. La varietà identificata è la malvasia, vite di origine armena, e le piante reimpiantate nel giardino degli Scalzi sono derivate da una vigna madre importata a Venezia dall’Armenia nel 1400. Tra i vitigni trova posto anche uno proveniente dalla Terra Santa, chiamato “Terra promessa”, portato da un padre carmelitano di ritorno da un soggiorno sul Monte Carmelo negli anni ’40.

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