Si chiama “Vale la pena” ed è una birra
prodotta dai detenuti del carcere di Rebibbia di Roma. Il progetto, realizzato
dalla onlus “Semi di libertà”, e sostenuto dai due ministeri, ha l’obiettivo di
offrire una nuova chance a chi ha sbagliato ed evitare un ritorno al delinquere.
Il
birrificio è stato inaugurato a settembre del 2014 e ormai sono diverse le
birre prodotte e commercializzate. I detenuti seguono, assieme agli studenti,
percorsi di formazione non solo per la realizzazione della bevanda ma anche sulla legalità, sul consumo alcolico consapevole, sull'accoglienza e l'inclusione. Tra i
formatori figurano anche alcuni tra i più importanti birrai italiani come Valter
Loverier (Loverbeer) e Agostino Arioli (Birrificio Italiano). Sempre in ‘tema’
i nomi dati alle diverse birre: da “Fa er bravo” a “Le(g)ale”, da “aPiedeLibero”
a “a’GattaBuia”.
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