Per le feste di pasqua in Sicilia si preparano diversi pani tradizionali.
Tra questi c’è il pane di Pasqua tipico di Buscemi: è rotondo e ha al centro
una crocetta rilevata nella stessa pasta, è fatto con grano duro e pesa circa
due chili. I "pani ra puòstili", cioè i pani degli Apostoli, sono
invece della zona del ragusano, questi 'vengono preparati per il Giovedì Santo
e hanno una croce incisa sull’estremità; per sciogliere un voto si portano in
chiesa, vengono poi benedetti e distribuiti. Altri nomi e forme di pane che rientrano
nella simbologia pasquale sono "la cruna du Signuri", la corona del
Signore che ha la forma di una ciambellina lavorata a treccia, e la
"tinagghia" preparato con pasta di farina e uova rappresenta appunto
la tenaglia; insieme alle scalette e alle croci queste forme rimandano agli
strumenti della crocifissione. Un altro pane diffuso in Sicilia è il cosiddetto
"pani di cena" che dal nome richiama il pane consumato da Gesù
nell'ultima cena; in alcune parti è preparato con la 'ciciulena’, cioè con il
sesamo. Al confine tra i pani e i dolci erano invece "i pupi cu
l’ova", pupazzi o animali di pane contenenti le uova sode. Nel cristianesimo
l’uovo raccogliendo in sé l’immagine concreta della resurrezione e della
speranza.
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