Uno dei piatti che si consumano in America
Latina durante la Quaresima è la carne di capibara, enorme roditore. Il divieto
di consumare carni metteva in difficoltà gli indios che si cibavano principalmente
appunto del capibara. Secondo la tradizione un sacerdote venezuelano, padre
Pedro Palacios y Sojo, vero la fine del Settecento, si recò a Roma per chiedere
alle gerarchie ecclesiastiche se questo animale che viveva sulla terra ma anche
nell’acqua, potesse essere incluso tra i cibi ammessi in Quaresima. La risposta
fu positiva e la carne di questo roditore è per la Chiesa assimilata a quella
dei pesci.
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