Una testimonianza di “dignità
nell’integrazione”: l’hanno raccontata a Papa Francesco, al termine dell’udienza
generale del mercoledì, Nicola e Alfonsina Di Matteo, coniugi bolognesi. Lo
racconta l’Osservatore Romano. Sono protagonisti di una storia di accoglienza
che ha segnato la loro vita: nel 1994 incontrarono “per caso in un bar una
famiglia venuta dal Marocco, padre, madre incinta e un bambino piccolo, e
offrimmo loro la colazione per diversi giorni, fino al loro rientro in patria”.
La donna però morì subito dopo il parto e così, confidano al giornale della
Santa Sede, “abbiamo fatto il possibile per trovare un lavoro in Italia per il
papà, aiutandolo a crescere i due bimbi”. Adesso l’uomo è un apprezzato barman, mentre il figlio minore è
Adam Masina, calciatore professionista che gioca nel campionato di serie a con
il Bologna. Nicola e Alfonsina hanno regalato al Papa la maglia numero 25 del
“loro” Adam, come simbolo di integrazione riuscita.
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